OH AH SI PRESENTA AHAHAH
Performance partecipativa

A cura di
Ariell Zéphyr
Greta di Poce
Valerio Pastorelli

Primo dipartimento
Opificio Puca
Sant’arpino (CE), 2023
Primo dipartimento
Opificio Puca
Sant’arpino (CE), 2023
Secondo dipartimento
Opificio Puca
Sant’arpino (CE), 2023
Secondo dipartimento
Opificio Puca
Sant’arpino (CE), 2023

Terzo dipartimento
Opificio Puca
Sant’arpino (CE), 2023
Quarto dipartimento
Opificio Puca
Sant’arpino (CE), 2023
Quarto dipartimento
Opificio Puca
Sant’arpino (CE), 2023
Quarto dipartimento
Opificio Puca
Sant’arpino (CE), 2023
Installazione
Opificio Puca
Sant’arpino (CE), 2023
“Noi siamo mercanti dei desideri, commessi di un centro commerciale del futuro in cui a essere visitate sono le strategie occulte dell'animo. La moneta di scambio è il desiderio: desiderio per desiderio”.

“OhAhSì presenta AHAHAH” è una performance partecipata svolta in collaborazione con i partecipanti del workshop “Se una città è situata su un'altura” tenutosi a Opificio Puca a Sant'Arpino.
 Insieme abbiamo trasformato lo spazio, ex fabbrica tessile, in un centro commerciale del futuro dividendolo in quattro reparti. Nel primo reparto, passando per le pratiche del presente (il punto luce), passato (la caduta) e futuro (la capsula del tempo), e di seguito accogliendo gli spettatori nella sala dei tappeti, i Mercanti hanno introdotto il centro commerciale. Il secondo reparto parte dal desiderio di riconnessione con il proprio corpo, una pratica sviluppata nell'azione di camminare col proprio fratello, tornando bambini. Il terzo reparto si apriva con la pratica dello Spoglio in cui ogni persona presente aveva l'opportunità di abbandonare i pesi che porta con sé. Finita, lo spettatore era libero di vivere lo spazio come meglio desiderava, potendo giocare con oggetti di scena come hula hoop, cavallo a dondolo etc. oppure provando le pratiche del confine (discutere e segnare i confini sul corpo dell'altro), del cielo-terra (abbandonare il grembo materno e trovare la propria identità), della spirale (perdonare un genitore).

L'ultimo reparto è il luogo in cui ogni raziocinio viene abbandonato e si dà libero sfogo alla follia del divenire bambino. Ogni spettatore rivela il proprio desiderio scrivendo con un gesso bianco sulle pareti carbonizzate del centro commerciale. L'azione è accompagnata dalle risate dei mercanti trasformate in urla di desiderio.

La performance finisce che ogni persona dichiara il proprio desiderio prima di abbandonare la stanza bruciata.